Si tratta di ridurre, per quanto possibile, il peso complessivo del veicolo a condizione che sia garantita la resistenza e le prestazioni di sicurezza del veicolo, aumentando così la mobilità, riducendo il consumo di carburante e l’inquinamento dell’aria.
A condizione che le norme nazionali in materia di sicurezza stradale garantiscano una massa di carico compresa tra 40 e 50 tonnellate, la mia società produce attualmente semirimorchi leggeri e semirimorchi a rimorchio (compresi i pneumatici) rispettivamente di 5,9 e 6,4 tonnellate, con una riduzione di circa una tonnellata rispetto al peso del veicolo normale. In base a questi dati, ad ogni viaggio effettuato da un veicolo si possono confrontare 1,2 tonnellate di carico originario e i vantaggi economici che ne derivano sono evidenti.
La tutela dell’ambiente e il risparmio energetico sono temi sempre presenti nel mondo di oggi e la leggerezza dei veicoli è diventata una moda nel mondo dell’automobile. A causa dei limiti posti dalla tecnologia delle materie prime, il grado di sforamento dei nostri mezzi di trasporto è attualmente molto più elevato che all’estero, ma la leggera evoluzione si è fatta attendere nel nostro paese. Infatti, con il superamento dei limiti nazionali e l’applicazione generalizzata dei pedaggi, i veicoli sovraccarichi vengono automaticamente eliminati. In un momento in cui la logistica dei trasporti è sempre più efficiente, l’uso di mezzi di trasporto leggeri è diventato una necessità di sviluppo.