Un’insistenza dovuta alla memoria di una campagna d’infanzia.
Una ciotola di riso, un chicco di mais, deriva da una gentilezza, da una buona fede.
La ricerca di bassi rendimenti, qualità, salute e sicurezza.
Buona terra: un’opportunità casuale nel 2012 200 ettari di palude, dopo diversi anni di sforzi per creare 120 ettari di risaie, 30 ettari di terreni aridi e 50 ettari di laghi paludosi
Irrigazione con buona acqua: estrazione di terreni per asciugare le acque del sottosuolo con paludi per irrigare i campi e costruire argini intorno per impedire l’afflusso di «acque esterne»;
Semi di qualità: scelta del riso, derivato dalla varietà giapponese «chicco di garofano» e del riso ad aroma interno «arachidi di riso»
Buona piantatura: granchio di fiume misto; eliminazione dei parassiti delle risaie da parte del baco o del baco; rilascio di fertilizzanti organici fermentati che restituiscono il riso prodotto all’ecologia originaria; Per quanto riguarda la coltivazione del mais «crema bianca», la vecchia varietà del nordest, il vero «mais bianco», geneticamente modificato non ibrido.
Conservazione: conservazione dopo essiccamento naturale, conservazione che garantisce il nutrimento e il gusto.
Lasciate che gli amici sapessero dai loro figli: all’inizio era solo la famiglia e gli amici a mangiare, poi gli amici dicevano che così tante belle terre fanno più cose buone, e che più persone condividevano le gustose del riso quando erano bambini, la pulizia delle paste di mais.